Pausa Caffè con Dalia Buonaventura

Bach scrisse le “Suite per violoncello solo” tra il 1717 e il 1723. Le Suite sono ritenute un punto di svolta nella storia degli strumenti ad arco, fino ad allora infatti il violoncello aveva sempre eseguito parti di accompagnamento, i ruoli da protagonista venivano affidati ad altri strumenti.

Il romanzo di Desy Icardi ruota intorno a Dalia Buonaventura, una ragazzina che mantiene se stessa e il padre lavorando come dattilografa ad Avigliana, siamo nel 1940. Tra squadriglie di camicie nere e Piccole Italiane che camminano a passo di marcia, Dalia attraversa tutti i giorni la cittadina, pedalando sulla sua bicicletta con l’inseparabile Olivetti MP1 rossa fiammante, legata al portapacchi. La incontriamo da adulta, reduce da un “piccolo incidente” che le ha cancellato la memoria degli ultimi mesi, ma non le ha fatto dimenticare la guerra, i bombardamenti su Torino, i proclami del Duce e il ruolo riservato alle donne: “Sicché una ragazza ha solo due alternative, rimanere agli ordini di suo padre, o mettersi a quelli del marito? E’ possibile che debba essere un uomo a decidere del nostro destino?”.

Tra i personaggi della vicenda, merita una menzione speciale l’avvocato Ferro che misura il tempo non in ore o in giorni, ma in libri letti. Meraviglia. Il caffè oggi lo prendiamo con lui, immersi nella sua fornitissima libreria: “In Germania bruciano i libri per le strade – disse l’avvocato accarezzando un volume con tale trasporto da insinuare il dubbio che non lo stesse spolverando bensì confortando – Da noi no, i libri non vengono bruciati, ma semplicemente spariscono”.

Immagino Dalia Buonaventura sfrecciare in bicicletta come sfreccia sul pentagramma il violoncello nel “Preludio della Suite n. 1 in Sol Maggiore” di Bach, il bisogno di indipendenza di una giovane donna che vuole essere protagonista della sua vita e non limitarsi a interpretare parti di sostegno armonico alla melodia. “Dov’era finita la ragazza dolce e devota? Ora, al posto di quella creatura perfetta, pronta ad adorarlo incondizionatamente, c’era una donna, una donna che lo metteva in discussione”.

Sarà la mitica Olivetti ad aiutare Dalia, le sue mani danzeranno sui tasti arrotondati della macchina da scrivere fino a riconsegnarle i ricordi perduti: “Ogni oggetto del tuo studio ha la sua storia ma questo non è il momento di rievocarle. Ora c’è soltanto una storia che ti preme raccontare, ed è la tua”.

 

 

La ragazza con la macchina da scrivere – Desy Icardi – Fazi Editore



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