Fiore di roccia

Quando vengono chiamate a mettere in pericolo la loro vita non esitano neanche per un secondo. Sono le portatrici carniche, donne di ogni età, contadine, già stremate dal lavoro e dal fame che durante la Prima Guerra Mondiale si caricano sulle spalle le loro gerle cariche di cibo, armi, lettere e molto altro e dalla valle che abitano salgono fino alle prime linee italiane. Ilaria Tuti ha il merito di riportare alla memoria una parte di storia a molti sconosciuta. A dimostrare che la guerra non è mai solo degli uomini che combattono armati ma lo è in egual misura di chi rimasto a casa deve combattere ogni giorno contro la fame. E’ la voce di Agata, uno di questi fiori di roccia,  a condurci su per queste montagne che queste donne con le loro scarpe di stracci riescono a scalare. Loro, che la montagna la conoscono e la rispettano, sanno quanta fatica e tenacia richieda ogni giorno il loro viaggio guadagnandosi il rispetto dei soldati, non più figli o padri ma compagni nella difesa dal nemico.

 

“Fiore di roccia” di Ilaria Tuti edito da Longanesi
Ne abbiamo parlato durante l’incontro di Giovedì 23 Luglio 2020

 



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