Tanti piccoli fuochi

“Tanti piccoli fuochi” è un romanzo costruito sul quotidiano, quello di una certa società americana fatta di
meravigliose case, vite perfette, in una cittadina, Shaker Heights, Ohio, dove pare che non ci sia neppure un
filo d’erba in disordine. Eppure, tra famiglie ricche, belle scuole e figli educati a diventare persone eleganti e
di successo, quello che manca è molto e toccherà a una mamma single, artista, e a sua figlia contribuire a
far cadere quel granello di sabbia che incricca l’ingranaggio sociale di una famiglia dove madre e padre
sembrano più occupati a costruire una perfezione che non può esistere o a preservare i propri equilibri
personali che non ad amare e amarsi. Il romanzo Celeste Ng (Bollati Boringhieri, 374 pag., 14 euro) è un
orologio narrativo dove tutto ha un tempo preciso e tutto accade con scansione perfetta, come nella vita di
Shaker Heights, almeno per un po’. E perché il titolo “Tanti piccoli fuochi?” perché i piccoli fuochi sono
quelli, reali, da cui parte la storia e sono quelli metaforici a cui la stessa storia si rifà e torna in modo molto
attento e senza risparmiare colpi di scena e situazioni difficili da immaginare, ma che chiamano in causa
temi molto spessi e importanti per tutti, indipendentemente dal continente in cui capita di vivere. Un bel
libro con tante donne, gli uomini che contano sono under 18, e una sicura abilità narrativa.
Celeste Ng, Tanti piccoli fuochi, Bollati Boringhieri
Ne abbiamo parlato durante l’incontro di mercoledì 21 ottobre 2020


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