PAUSA CAFFE’ CON UN ABITO INGLESE E UNA MUCCA EBREA

Hummus, falafel, foul, una fetta di temriyyeh e del caffè, seduti al Cafè El Inshirah a Giaffa, aspettiamo Subhi, lo riconosceremo al volo perché indossa un abito inglese. 

Mamma Khadijeh teneva fra le mani un intestino di pecora che avrebbe farcito con carne trita e riso per fare il karshat. Aspettiamo ospiti? Ma quali ospiti! Festeggiamo l’abito!

E la mucca ebrea?

Il titolo di questo libro è sicuramente curioso ed è il motivo che mi ha spinta a leggerlo. Suad Amiry, scrittrice e architetto palestinese, ci accompagna a Giaffa prima che scoppi la Nakba, la catastrofe: nel maggio del 1948 iniziòl’esproprio violento delle terre e delle proprietà dei palestinesi da parte dell’appena nato Stato di Israele.

Il pregio di questo romanzo è quello di farci vivere la tragedia attraverso il cuore di due giovani innamorati con tanti sogni per il futuro, piani che vengono letteralmente spazzati via. L’amore è il filo conduttore, il libro parla di una storia d’amore vera ma non è un romanzo rosa. Tutte levittime hanno un nome, una famiglia, qualcuno che le ama, anche se è più facile pensare siano solo un numero.

“Avevano imparato a fare del cuore un custode gentile, ma avevano imparato allo stesso tempo, che il cuore può spezzarsi e lasciare il campo allo sgomento dell’abbandono. Avevano anche imparato che passaporto e religione non hanno niente a che fare con la struggente bellezza delle anime generose

La narrazione è incalzante, ricca di fatti storici, tradizioni, cultura e cibo. Giaffa è la terra dei bayyarat, gli aranceti, se ne sente il profumo lungo tutto il libro

“Dio mio, quanta bellezza… Un oceano verde costellato da piccole macchie arancioni

Ne consiglio la lettura a chi ama viaggiare, a chi è interessato ai risvolti concreti delle decisioni politiche prese a tavolino e a chi, per ragioni indipendenti dalla propria volontà, non può più vedere una persona, non una persona a caso, proprio quella lì, l’unica che tra miliardi di persone vorrebbe vedere per un tempo che tende all’infinito

“Non l’ho mai più rivista, è vero. Ma questo non significa che io abbia smesso di pensare a lei

E la mucca ebrea?

 

Storia di un abito inglese e di una mucca ebrea – SuadAmiry Mondadori



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