PAUSA CAFFE’ CON SERENA DANDINI

“Le donne come le rose mettono radici, sono resistenti, sopportano le avversità e nonostante la mancanza di cure rifioriscono baldanzose a ogni primavera”

Il caffè oggi lo prendiamo con Serena Dandini e 34 amiche, siamo in una serra circondati da splendide rose, ognuna ha un nome, ognuna è dedicata a una donna speciale.

“Il catalogo delle donne valorose” raccoglie la storia di 34 donne e di 34 rose che nel corso degli anni i vivaisti hanno creato pensando a loro.

Un’enciclopedia socio-botanica per ricordare donne incredibili la cui vita spesso si perde nei meandri della storia, come se nei libri venissero strappate delle pagine. La cosa triste è che quelle pagine spesso non sono nemmeno mai state scritte. Una gigantesca amnesia collettiva che necessiterebbe di essere colmata. (Un recente censimento sulle statue presenti a Milano, ha rilevato che non esiste una statua dedicata a una donna riconoscibile con nome e cognome, ce ne sono alcune, ma per così dire di gruppo come le “Tre grazie” di Fiume. Meglio non va nelle altre città italiane).

Ibridatori e ibridatrici di tutto il mondo hanno deciso di rendere immortali alcune di queste donne creando per loro una rosa, ed è di questo che scrive la Dandini nel suo libro: da Ipazia a Ilaria Alpi passando per Betty Boop e Monica Vitti. La descrizione della rosa è accompagnata da un collage di Andrea Pistacchi e da qualche pagina che riassume vicende, scoperte e curiosità della musa che l’ha ispirata.

Una lettura che scorre veloce e che ci permette di conoscerle tutte un po’ meglio, o forse di incontrarle per la prima volta.

Dalla “Rosa Pioneer Spirit” alla “Jacqueline du Prè”, dalla “Olympe de Gouges” alla “Karen Blixen”. Ho sfogliato il libro con un’amica appassionata di fiori, leggeva il nome di una rosa e commentava “uh questa è bellissima, questa è rara, questa è profumatissima”. La mia ignoranza in materia è vergognosa ma sto cercando di rimediare, se vedete qualcuno con un libro in mano, che scruta interessato le rose del vostro giardino, non preoccupatevi, sono io.

“Un innocente gioco botanico che vuole raccontare eroine conclamate e protagoniste dimenticate che aspettano da tempo un meritato riconoscimento, un tentativo bucolico di allargare la conoscenza di vite eccezionali che meriterebbero ben più alte attenzioni”

 

Il catalogo delle donne valorose – Serena Dandini – Mondadori



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