Pausa Caffè con Peter Disoccupato

Immaginatevi un futuro lontano, ma molto lontano, in cui la quasi totalità delle persone siano iscritte a TuttiQuanti, il social network più diffuso al mondo che, attraverso un algoritmo, decide quali notizie far comparire sulla vostra bacheca. Immaginatevi poi una piattaforma di incontri, QualityPartner che, attraverso un algoritmo, decida con chi dovete uscire, i profili si compilano automaticamente perché si sa, gli umani tendono a mentire. In questo contesto futuristico, so che è difficile crederci ma provateci, immaginatevi anche che ci sia un’azienda di commercio elettronica potentissima, TheShop, che sempre attraverso un algoritmo, vi fa apparire sul cellulare proprio quel prodotto che stavate cercando.

Siamo a QualityLand e il caffè lo prendiamo con Peter Disoccupato, paghiamo il conto con OneKiss “un servizio esclusivo di TheShop che permette di pagare semplicemente baciando il proprio QualityPad”. Eh già, davvero un futuro molto molto lontano.

A QualityLand il cognome di una persona è la professione di uno dei due genitori, carina come idea?! Chiedetelo a Melissa Sexworker… Ai robot, che vivono ormai perfettamente integrati sul pianeta, è stato affibbiato il cognome “Di Noi”.

In questa società avveniristica, dove i processi decisionali sono automatizzati e la possibilità di commettere errori è praticamente nulla, Peter Disoccupato riceve da TheShop un prodotto che non ha ordinato, un prodotto molto particolare, qualcosa nel sistema è andato storto e lui vuole capire il perché: “un uomo ha la sfrontatezza di fare una scelta autonoma, con conseguenze globali”.

Il romanzo di Marc-Uwe Kling, distante anni luce dalle mie solite letture ed è proprio per questo che mi ha incuriosita, è spassoso ma a tratti preoccupante, leggero ma con un retrogusto amaro, mi ha ricordato Matrix ma anche The Muppet Show. Ne esistono due versioni: “QualityLand per ottimisti” e “QualityLand per pessimisti”. Ho comprato il libro in un giorno di pioggia e ho scelto la versione per ottimisti, fatemi sapere se leggete quella per pessimisti così vediamo che differenze ci sono, se ce ne sono.

Sull’importanza della tecnologia tra pregi e difetti, sulle scelte che prendiamo e che non sempre sono libere e consapevoli, ma anche sull’amicizia, perché non importa quale battaglia abbiate deciso di intraprendere, se avete accanto le persone giuste, avrete molte più possibilità di vincere e magari di divertirvi pure.

“Il portavoce del governo Reginald Truccatore ha lodato l’introduzione per legge della giornata lavorativa di 5 ore come un grosso atto di civiltà. Critiche arrivano dal candidato alla presidenza del Partito Proprogresso. John Di Noi lamenta che non si può parlare di un vero miglioramento per i lavoratori poiché, insieme all’introduzione della giornata lavorativa di 5 ore, si riduce anche il numero delle ore al giorno che da 24 calano a 10. All’obiezione Reginald Truccatore ha risposto: Si tratta solo di sottigliezze matematiche, comprensibili esclusivamente a una macchina da calcolo”.

 

QualityLand (per ottimisti) – Marc-Uwe Kling – Feltrinelli



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