PAUSA CAFFE’ CON MAI

“Nel giardino sul retro la nonna aveva piantato cipollotti, pepe giapponese, prezzemolo e salvia, menta e finocchietto, alloro e altro ancora, in modo che, mentre preparava da mangiare, potesse uscire dalla cucina e coglierli belli freschi”.

Ci addentriamo nella campagna giapponese e andiamo a trovare Mai e sua nonna, berremo del caffè, molto più probabilmente del tè, magari accompagnato da pane tostato, burro, uova strapazzate, insalata e foglie di nasturzio, sicuramente la conversazione sarà affascinante e profonda, siamo al cospetto di due “streghe”.

Mai, sensibile ragazzina, imparerà ad affrontare i problemi adolescenziali attraverso lunghe camminate nel bosco, faccende domestiche e soprattutto grazie all’“addestramento da strega”. La nonna coltiva l’orto, cucina la marmellata di fragoline di bosco in grossi pentoloni in giardino, raccoglie le uova dal pollaio “governato” da un gallo arrogante, lava i panni a mano, stende le lenzuola sulla lavanda in modo che asciugandosi possano profumarsi.

“Un’estate con la Strega dell’Ovest” di Kaho Nashiki è un acquerello, riesce a essere leggero nonostante la sua intensità. Si parla di bullismo, rapporti madre figlia, consumismo, cosa succede dopo la morte ma anche piante selvatiche e “stregoneria”. Un romanzo che per il suo stile così semplice, potrebbe essere inserito nella letteratura per ragazzi, così pensavo, in realtà è una vera e propria corrente letteraria seguita da alcuni scrittori giapponesi a partire dagli anni Novanta. Una lettura veloce ma toccante che vi consiglio.

La mia nonna se ne è appena andata e questo libro scritto nel 1994 (ripubblicato di recente con l’aggiunta di tre racconti, un best seller in Giappone), è capitato “per caso” tra le mie mani, proprio in questo preciso momento. Non posso che pensare a lei, la mia “strega del Nord” e mandarle un sorriso, dolce almeno quanto il suo.

“Mai si sentì pervadere dall’amore della nonna, come un fascio di luce che la investiva. Quella luce travolgente sciolse il suo bozzolo e fu come se tutti i sentimenti che aveva rinchiuso dentro di sé ritornassero in vita. Allo stesso tempo realizzò che la nonna era morta per davvero. Non sapeva se essere felice o triste. Chiuse gli occhi, strinse forte i pugni come se l’avessero colpita e non riuscì a trattenersi dal gridare: “Ti voglio bene, nonna”. Pianse un mare di lacrime. E, in quel momento, fu certa di averla sentita”.

 

Un’estate con la Strega dell’Ovest – Kaho Nashiki – Feltrinelli

 



X