
PAUSA CAFFE’ CON L’AVVOCATO GUERRIERI
Sono le 2 di notte e ci troviamo all’Osteria del Caffellatte a Bari, una libreria-bar aperta solo in notturna, è infatti pensata appositamente per gli insonni. L’avvocato Guido Guerrieri viene spesso qui, lo aspettiamo per un caffè e una fetta di torta al cocco, nel frattempo scambiamo due parole con Ottavio, il simpatico gestore.
Mi sono innamorata di Guerrieri fin dal suo primo caso, è un uomo affascinante, intelligente, gentile, sensibile, sfortunato in amore, spiritoso, amante della boxe, della musica e dei libri. Devo aggiungere altro?! “All’inizio uno ha la precisa, irrazionale e attendibile intuizione di come è fatta una persona. Dopo, ragionando, tutto si confonde”.
Ne “La misura del tempo” difende un ragazzo accusato di omicidio e incontra dopo vent’anni Lorenza, un amore travagliato e felice, legato al periodo post universitario “aveva uno sguardo in equilibrio fra malinconia e arroganza”. Passato e presente dialogano tra loro puntando l’attenzione sullo scorrere del tempo e sul concetto di cambiamento.
Carofiglio ha dedicato sei libri ai casi dell’avvocato Guerrieri*, è possibile leggerli singolarmente ma per gustarsi pienamente la narrazione, sarebbe preferibile leggerli tutti in fila: alle vicende giudiziarie, che consentono tra l’altro di capire meglio i meccanismi della giustizia italiana, si intrecciano le vicende personali dell’avvocato, spesso assurde e divertenti.
Processi, istanze, arringhe, indagini ma anche musica, libri, amori, caffè, amicizie, come quella inossidabile con Carmelo Tancredi (epiche le loro lunghe cene a base di pesce) e ricette, a pagina 32 troverete come cucinare gli “spaghetti all’assassina”: “Trattasi di tipica ricetta barese dalla ingannevole facilità di esecuzione. E’ un piatto che, per ragioni non chiare, mi mette allegria. Forse, come diceva qualcuno, mi ricorda qualcosa che non ricordo”.
Ve lo consiglio assolutamente, vi consiglio tutta la serie in realtà, colpi di scena, avventure e una buona dose di stranezze: Guerrieri la sera “discute” con il sacco da boxe appeso nel centro del suo soggiorno, per dirne una, il tutto condito dalla città di Bari che fa da sfondo alla storia e dalla squisita scrittura di Carofiglio, pulita e mai banale.
“I cambiamenti si producono solo nei momenti in cui incontri davvero un’altra persona. Di solito sono attimi, tempi minimi, ma con una importanza decisiva nelle nostre autobiografie. Quasi mai nei siamo consapevoli. Pensiamo che sia il tempo, lentamente e ostinatamente, a cambiarci. Invece il tempo in sé non cambia nulla, al massimo invecchia. Le persone incapaci di incontrare davvero gli altri non cambiano”