PAUSA CAFFE’ CON IL VICEQUESTORE GUARRASI/2

Nel montacarichi di una vecchia villa viene rinvenuto il cadavere mummificato di una donna morta cinquant’anni prima.

Questo il caso che il vicequestore Vanina Guarrasi e la sua squadra dovranno risolvere. Ma prima di entrare nei dettagli, prendiamoci un caffè anzi “una granita di mandorla macchiata al caffè” con Guarrasi e Spanò “macari” accompagnata da “un’iris al cioccolato: un panino al latte svuotato e fritto e poi riempito di crema di cioccolato“.

Sabbia nera” è il primo romanzo che Cristina Cassar Scalia dedica alla Guarrasi, segue “La logica della lampara” e “La salita dei saponari”. Io ho letto prima il terzo (trovate la recensione scorrendo indietro nella rubrica) poi il primo, ora ho ordinato il secondo. Un ordine scientificamente kafkiano.

Vanina mi piace, è una che ragiona, poi mi piace la Sicilia e in questo libro c’è l’Etna, la “Muntagna”, che si fa sentire “una nube nera densa di cenere incombeva sulla città, avvolgendola” e mi piace anche la variopinta squadra agli ordini del vicequestore.

Vi avevo parlato del commissario in pensione Biagio Patanè, oggi è il turno dell’ispettore Marta Bonazzoli. Descritta fisicamente come Heidi Klum, è vegana, sportiva, perspicace, è un ottimo pilota ed è bresciana. Cosa ci fa una di Brescia a Catania?!

Ve lo consiglio assolutamente, un giallo poliziesco ben scritto, divertente, con tanto cibo, riferimenti cinematografici, posti incantevoli e ciliegina sulla torta: la protagonista è una donna in gamba, decisa e intelligente. Serve altro?!

“Mangiare bene è importante, macari quando si è soli. Io cucino sempre. Mi conzo la tavola con tutti i crismi, e se posso condividere con qualcuno meglio, se no pazienza. Significa volersi bene”

 

Sabbia nera – Cristina Cassar Scalia – Einaudi

 



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