Pausa caffè con il figlio del figlio

Siamo a Barletta e il caffè oggi lo prendiamo con Leonardo, Riccardo e Nicola ovvero padre, figlio e figlio del figlio.

Il romanzo racconta il viaggio dei tre uomini Russo from Milano to Barletta, on the road tra i luoghi del cuore, quelli che il cuore riescono a riempirlo così tanto che quasi esplode. Un viaggio fisico e in parallelo all’interno della memoria, dalle radici all’ultima fogliolina del ramo più alto.

Tutto gira intorno alla vendita della casa che la famiglia aveva a Barletta prima di immigrare a Milano, poi diventata un luogo dove ritrovarsi per le vacanze e le grandi occasioni. Abitazioni che in alcuni momenti sono stipate di persone oltre l’immaginabile, ma dove si trova un posto letto per tutti, si fa la fila per andare in bagno, in sottofondo c’è un gioioso chiacchiericcio e c’è sempre qualcuno indaffarato in cucina. Quelle case che a un certo punto nel tempo, soprattutto quando i nonni scompaiono, diventano vuote, silenziose e impolverate, pesanti immobili dei quali bisogna solo disfarsi. Un punto su cui riflettere.

La differenza generazionale dei tre protagonisti viene affrontata da diverse prospettive come quella del dialetto, spesso ingiustamente sminuito.

     “In casa Russo si parlavano tre lingue. Tre italiani derivanti dalla formulazione di pensieri in codici diversi. Il
dialetto puro del nonno, che lui stesso, per comunicare con gli altri, traduceva alla lettera nel suo italiano essenziale. Il dialetto più italianizzato di mio padre, prodotto ormai artificiale del pensiero che non gli sbocciava più nella lingua del padre. E il mio italiano, italiano a tutti gli effetti. Sono io il figlio del figlio, l’unico in famiglia che pensa e dice senza tradurre, inchiodato a nient’altro che a questa lingua pubblica”

Vi consiglio la lettura di questo libro, pubblicato nel 2016 ma uscito nel 2022 in versione economica, perché riesce ad aprire ampie finestre su chi siamo e ci ricorda da dove veniamo, perché è scritto bene (quanto perdiamo nel leggere libri non in lingua originale) e perché vi verrà voglia di organizzare un pranzo di famiglia.

     “Nonno era analfabeta. Per tutto il fidanzamento riuscì a mentire alla nonna.
Per confessare aspettò il viaggio di nozze.
“Che significa?” Chiese la nonna che ancora non capiva.
“Che ti sei presa un analfabeta bugiardo” rispose il nonno afferrandole la mano
Lei rimase sulle prime ammutolita “E chi te l’ha fatta fare sta cosa?”
“Ancora più dell’amore la paura – rispose timido il nonno – Tu tieni addirittura la quinta elementare, magari volevi uno più di cultura – aggiunse stringendole più forte la mano”

 

Il figlio del figlio – Marco Balzano – Einaudi

 



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