Pausa caffè con Elif Shafak

Elif Shafak, la scrittrice più venduta in Turchia, conosciuta soprattutto per “La bastarda di Instabul”, torna con un romanzo che parla di donne e parla alle donne. Forti, bellissime, fragili, vittime di violenze, caparbie, il tutto sullo sfondo della vivace capitale turca: “Istanbul è, ed è sempre stata, una città femmina”. Mente, corpo, anima. Leila muore, la sua mente lascia il corpo dopo 10 minuti e 38 secondi, in questo frangente ripercorre la sua vita e ricorda le persone che le hanno permesso di affrontarla: gli amici. Ogni ricordo viene rievocato da un sapore ed è questa la particolarità del libro:
“Era giorno di ceretta. Le donne occupavano ogni centimetro del salotto reggendo piatti di dolci e tè. Dalla cucina veniva il profumo della cera che sobbolliva: acqua, zucchero e limone. Leila non riusciva a capire come mai qualcuno volesse spalmarsi quella leccornia sulle gambe anziché mangiarsela, come faceva allegramente lei”
Leila, Instanbul, le donne: dure, luminose, affamate di libertà
I miei ultimi 10 minuti e 38 secondi in questo strano mondo – Elif Shafak Rizzoli
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