Patria, 23 gennaio 2018

Patria, un libro potente. Lo chiudi e ti chiedi: ma che cos’è la patria? Un concetto che due famiglie amiche e poi nemiche e poi quasi amiche di nuovo rincorrono per tutta la narrazione. Tante le pagine e tanti i temi che Aramburu tratta senza mai trascurare la centralità della persona. Anche quando il tema sembra essere la lotta politica, e pare che essa abbia la meglio sopra ogni tipo di rapporto umano, in realtà non è così. Il romanzo è davvero un ottimo dipinto di tante vite tenute tutte insieme dal filo delle forze e delle debolezze umane. A tenere unite tante storie ci sono i sentimenti: amore, amicizia, rabbia, gelosia, invidia, dolore, gioia e poi, a rompere spesso l’equilibrio, quando al lettore sembra sia stato finalmente raggiunto, c’è la lotta politica, la violenza, il terrorismo basco, lo scontro armato, i rapporti mafiosi, tutti elementi che affascinano i personaggi più giovani e li trascinano in un gorgo senza fine di negatività. In tutto questo, in tante situazioni emotivamente potenti, ci sono le donne, coerenti con le proprie inclinazioni o scelte per le quali pagano, anche un caro prezzo. Forse un po’ lungo, qualche pagina si poteva anche togliere, il romanzo è però una bella spiegazione dei Paesi Baschi e di tutte le situazioni assimilabili a quelle del suo terrorismo e del suo desiderio di secessione. È anche uno strumento utile per riflettere su situazioni storiche e politiche che possono sfuggire di mano, metterci alla prova e non sempre lasciarci in campo vincitori.

Fernando Aramburu, Patria, Guanda Editore, 640 pag. 19,00 euro

Ne abbiamo parlato durante il 6° incontro Club del Libro – Mercoledì 24 Gennaio 2018