Ogni attimo è nostro

Recensione di Alessandra, terso liceo scientifico al Fermi, stagista alla Libooks
Giacomo, detto Mino, dopo aver affrontato l’orale di maturità quasi senza accorgersene e
con la convinzione che la tesina sia stata apprezzata, non ha altro da fare che preparare le
valigie e passare l’ultimo pomeriggio con Martina, la sua fidanzata, prima delle vacanze.
Vacanze che lui trascorrerà con Fabione, il suo migliore amico, in Salento, in quella che
deve essere la migliore estate di sempre. Sembra però che tutto non vada per il verso
giusto quando Fabione si rompe una caviglia giocando a calcetto e quando Mino, tornato a
casa dopo essere uscito con Martina, si addormenta con un forte mal di testa. Quando si
risveglia ha come la sensazione di essere svenuto e si chiede come abbia fatto a crollare in
quel modo. La partenza però non può essere rimandata, quindi i due si mettono in
macchina con la prospettiva di un viaggio di diverse ore in cui Fabione non può dare il
cambio a Giacomo. Fabio dorme per la maggior parte del tempo, quindi non si accorge che
il suo amico a volte non riesce a controllare la macchina perché gli gira la testa. Dopo una
sbandata più brusca delle altre Fabione si sveglia, vede che Mino ha accostato e che è
come paralizzato: non riesce a parlare, a guardarlo o a muoversi. Un finale davvero
commovente, una riflessione profonda sul significato della vita.
Questo libro dà voce alle emozioni e ai pensieri di (ormai quasi non più) adolescenti in
modo profondo e toccante, senza però precludere una narrazione ironica e mai pesante. La
ricerca della perfetta espressione dei pensieri dei personaggi risulta profondamente
veritiera e mai noiosa. Per questo ritengo che valga davvero la pena leggere questo libro.
Luigi Ballerini, Ogni attimo è nostro, De Agostini Editore


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