Novità fresche di stampa
Massimo Recalcati, La legge del desiderio, Einaudi
Il tema centrale di questo libro concerne la parola di Gesú, riletta originalmente da Massimo Recalcati come una delle radici inaudite della psicoanalisi dell’«ebreo» Freud e del «cattolico» Lacan. Non si tratta di sottomettere la vita alla Legge, ma di vedere nella Legge – quella dell’amore e della grazia – una forza al servizio della vita. La Legge non incute piú il timore della punizione severa, non esige piú lo zelo scrupoloso del rispetto formale, ma si libera della morte che porta con sé per divenire una Legge che non annulla il desiderio, ma, al contrario, lo sostiene. È questa l’eredità essenziale assunta dalla psicoanalisi: la Legge non è nemica del desiderio, ma il suo fondamento piú radicale. I riferimenti alle parabole, ai miracoli, alle guarigioni, a Pietro e a Giuda, alla notte del Getsemani, alla resurrezione e al pensiero di Paolo di Tarso sono rivisitati in modo sorprendente. Qui Recalcati sfida luoghi comuni e stereotipi della lettura psicoanalitica del cristianesimo mostrando con grande audacia come la testimonianza di Gesú sia innanzitutto testimonianza della vita indistruttibile del desiderio.
Federico Buffa, Fabrizio Gabrielli, La Milonga del Futbol, Rizzoli
La storia che racconta questo libro inizia idealmente il 20 giugno 1867, il giorno della prima partita di calcio disputata sul suolo argentino, e termina il 17 novembre 2000, la domenica in cui Leo Messi, tredici anni, si imbarca all’aeroporto di Ezeiza alla volta dell’Europa, destinazione Barcellona, per iniziare a scrivere un nuovo, lunghissimo, meraviglioso capitolo di quel romanzo popolare e planetario che è il calcio. Tra queste due date si stende un secolo di calcio argentino e tanta parte ne viene narrata in queste pagine: la genesi dei maggiori club, le imprese di giocatori mitologici che hanno letteralmente cambiato le regole del fulbo – spesso con il loro sinistro: Sivori, inevitabilmente Maradona; alcuni anche col destro, come Di Stéfano e Riquelme -, le spedizioni più e meno fortunate dell’Albiceleste e dei suoi condottieri, da Pedernera al Flaco Menotti, dal Narigón Bilardo a Passarella. Tutto intrecciato con la Storia: dittature e colpi di Stato, scioperi e torture, Evita e Videla, colonnelli e abuelas. La Milonga del Fútbol è un grande affresco, uno straordinario spaccato capace di restituire non solo l’innato senso degli argentini per il calcio ma lo spirito di una nazione. Un libro con dentro tanti personaggi quanti se ne possono immaginare, che si apre e si legge come una scatola magica.
Benedetta Cibrario, Sono molte le cose umane, Mondadori
Dopo la smagliante novella Lo Scurnuso, pubblicata nel 2011, Benedetta Cibrario, sapiente orafa della misura breve, è tornata al racconto con una sequenza maestosa di storie e di personaggi che lasciano il segno. Ci vengono incontro l’elegante signor Mättli con il cane Flock al guinzaglio, misteriosa presenza all’ultimo piano di un condominio dove solo lo sguardo immaginoso di una bambina sa arrivare; la direttrice di sala Helen Bailey e lo chef Tomász Wozniak, che, nella Londra dei primi anni cinquanta, forti della vita che ricomincia, intrecciano una saporitissima corrispondenza fatta di piatti eccellenti e di garbate tenerezze; un uomo che, rimasto senza lavoro, passa le giornate fuori casa, in un parco, in attesa di fare ritorno dalla sua famiglia che, ignara, lo attende come sempre. Molti sono i personaggi che abitano l’immaginazione di Benedetta Cibrario e ritagliano lo spazio dell’accadere, il flusso magico delle “cose umane”. Con sensibilità e passione la narrazione si muove, da un’epoca all’altra, da una figura del presepe napoletano alla sgomentante apparizione di elefanti sulle Alpi che furono le montagne di Annibale, da un ritratto all’altro, tutti modellati nella docile materia di cui sono fatti uomini e donne, in cui risuona – chi meglio di Cibrario potrebbe restituirlo? – il rumore del mondo.