Letture di viaggio, i consigli di Anna Maspero – Fino a cent’anni

Filippo Ongaro, Fino a cent’anni. Prevenire, vivere e invecchiare al meglio, Ponte alle Grazie, 2016

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Il titolo accattivante (visti gli anni che passano veloci) mi aveva attirato dagli scaffali della libreria. Forse però sarebbe più adatto “Prendersi cura di sé”, perché è una sorta di libro di istruzioni su come automantenersi che si rivolge a tutti, non solo a chi sta entrando o è già entrato nella stagione della vita chiamata vecchiaia. Un termine questo sempre più difficile definire, non solo perché la vecchiaia si è spostata in avanti e non di poco, ma anche perché è forse la fase che più sta cambiando rispetto al passato (riflettendo: i sessantenni di adesso non dovrebbero proprio lamentarsi, visto che sono stati giovani e diventano vecchi in due periodi storici a loro favorevoli…).

Un libro che in qualche modo è in tema con il viaggio perché, come scrive Ongaro, “il corpo è il veicolo che ci viene dato per percorrere le vie della vita”, e come si è soliti dire… la vita è un viaggio! Il corpo ci permette di essere liberi, di sperimentare il mondo, gli altri, il, bello, il buono, il dolce della vita e il loro contrario. Il corpo malato può invece diventare una prigione che rende tutto più difficile se non impossibile. Il messaggio del libro, forse ovvio ma non banale, è che la salute è la chiave di volta per tutto e che non va data per scontata, ma che è un obiettivo da perseguire nell’arco dell’intera esistenza. Per invecchiare bene bisogna pensarci il prima possibile, bisogna cioè prevenire e quindi intervenire, a differenza di quello che di norma fa la medicina tradizionale, prima che la malattia insorga. La medicina antiaging, di cui l’autore è uno dei massimi specialisti, mette in primo piano la prevenzione per ritardare il declino dell’organismo umano con lo scopo di migliorare la qualità della vita e non solo allungarla.

Ciò che colpisce rispetto ai tanti manuali salutistici in commercio, è che l’autore non riduce tutto a conteggi calorici e calcoli metabolici, ma, pur con un approccio sempre scientifico, si apre a riflessioni più ampie sull’uomo: l’autocontrollo e le abitudini, l’appagamento immediato e la ricerca della felicità, la preghiera e la meditazione, il corpo, la mente e lo spirito, la vita e la morte. E, conclusione insolita per un libro “antiaging”, si chiude proprio con un “Inno alla mortalità”, perché in questo mondo siamo tutti ospiti a tempo determinato e solo una vita piena può concedere una morte serena.

Insomma, un libro consigliato a tutti, soprattutto in questo momento dell’anno in cui si fanno buoni propositi perché può essere un ottimo aiuto a mantenerli, offrendo delle chiavi per ritrovare energia, controllo e direzione nella propria vita.

Anna

Per approfondire potete anche visitare il sito di Filippo Ongaro http://www.filippo-ongaro.it.



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