Il sentiero delle babbucce gialle
Kader Abdolah, Il sentiero delle babbucce gialle, Iperborea
Sultan Farahang fin da bambino osserva il mondo attraverso una lente, prima dalla torre del castello di Arak attraverso un canocchiale, poi dietro una macchina fotografica e infine con una cinepresa. Ma è alla parola scritta che affida il racconto della sua vita. Dopo il racconto di una infanzia in Iran che sembra quasi una favola con la cugina emancipata e anglofona, un padre assente che dimostra il suo amore per la moglie confezionandole a mano morbide babbucce gialle per nascondere la sua zoppia, il nonno che lo introduce alla tradizione della cultura persiana, Sultan realizza il suo sogno diventando un importante regista. Ma la vita ha sempre delle prove a cui sottoporci. “Fino a due secondi prima ero un regista, ma adesso ero d’un tratto un combattente”. La vita di Sultan ha dei cambi di rotta spesso pericolosi, spesso inaspettati per noi lettori ma per lui inevitabili. Un pò biografia un pò romanzo questo libro di Kader Abdolah ci porta lontano e allo stesso tempo ci fa riflettere sull’importanza di trovare un luogo in cui sentirci a casa anche quando la nostra casa è molto lontana, un luogo che ci accolga e che ci doni pace.
Ne abbiamo parlato durante l’incontro virtuale mercoledì 11 novembre 2020