Freschi di stampa…

Valeria Parrella, Piccoli miracoli e altri tradimenti, Feltrinelli editore

“La misura del racconto è un piccolo miracolo, un luogo della letteratura dove ‘piccolo’ non diminuisce la quantità del miracolo ma la rende esatta.
In questo libro di racconti, scritto da una lettrice di racconti, poi, ci sono altri piccoli miracoli, storie inventate e raccolte all’incrocio tra l’umano e il divino, in quel punto della strada, cioè, in cui le storie quotidiane appaiono eroiche, quelle eroiche sono naturali e il destino non è altro che una delle possibili variazioni del caso. Lì, a guardare bene, c’è un pantheon in attesa di essere colto: nelle città, nei bar, sulla spiaggia, tra le lenzuola e durante una partita di tennis.
A svelare l’intersezione basta un tradimento, subìto o inferto, da sé e dall’altro; tradisce chi non riesce o non vuole aderire alle circostanze.
Qui nessuno sta dove dovrebbe stare.”
Valeria Parrella

 

Tradimenti che sono essi stessi miracoli, occasioni per fermarci un momento e cogliere l’opportunità di sfuggire a noi stessi oppure di esserlo più che mai, perché nessun modello narrativo come il racconto è in grado di regalarci illuminazioni, e nessuno ci riesce come Valeria Parrella. Che torna qui al genere che l’ha vista esordire, con cui ha vinto il Premio Campiello opera prima, e di cui è amatissima maestra.

 

Stavo pensando qualcosa tipo “il parquet fa più lanugine del pavimento di mattonelle” e invece dissi: “Ti amo”.

Kim Ho-Yeon, Il minimarket della signora Yeom, Salani editore

Dokko vive nella stazione centrale di Seoul. Non ricorda se un tempo avesse un lavoro, una casa, una famiglia. Non sa più niente di sé, sa solo che berrebbe volentieri un bicchierino di soju. Quando trova per terra una pochette rosa contenente dei documenti e un portafogli, non può immaginare che la sua vita sta per cambiare direzione. Probabilmente la signora Yeom, un’insegnante di storia in pensione, ha perso la sua borsetta quando si è addormentata in attesa del treno. Ma grazie al buon Dio che sempre la protegge, poco dopo essersi accorta dell’inconveniente riceve una chiamata da un telefono pubblico. Un uomo con la voce di ‘un orso appena uscito dal letargo’ la informa di aver ritrovato le sue cose. Gli è così grata che decide di portare Dokko fino al suo minimarket per offrirgli qualcosa da mangiare, e lo invita a tornare ogni volta che avrà fame. Giorno dopo giorno la signora
si rende conto che sotto la barba sporca e i vestiti logori del senzatetto è nascosta una persona affidabile e piena di risorse, perciò gli propone di lavorare nel suo negozio durante il turno di notte. È l’inizio di un nuovo percorso non soltanto per lui, ma per molti abitanti del quartiere che avrà occasione di incontrare. La decisione più
coraggiosa che possiamo prendere è quella di essere aperti agli altri, di dar loro fiducia. C’è questa consapevolezza al centro della scrittura di Kim Ho-Yeon, che con ironia e sensibilità ci ricorda che certe volte la soluzione a problemi apparentemente insolubili può essere più vicina di quanto crediamo.



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