Il rito del fuoco

Ci sono eventi che inesorabilmente distruggono intere esistenze. E’ quello che accade alla famiglia di Johnny. Un giorno terribile la sorella gemella Alyssa esce di casa e non fa più ritorno. Ha solo dodici anni, è ovvio che non può essersi allontanata da sola e le testimonianze che la vedono salire su un furgone bianco non lasciano molte speranze. Tutti sanno quello che potrebbe essere successo,  ma le indagini non portano a nessun risultato e il mancato ritrovamento del corpo non fa che aumentare il lento logoramento della speranza.

Dopo un anno la famiglia di Johnny è distrutta, il padre devastato dai sensi di colpa è sparito dalla sua vita e la madre cade in un abisso fatto di droga, alcool e una devastante relazione con un uomo violento con lei e con lo stesso Johnny.  Ma Johnny non si arrende, cerca ovunque la sorella, segue piste che lo portano in situazioni estremamente pericolose. Solo il tenente Hunt veglia su di lui e sulla madre. Una narrazione che ricorda alcuni libri di Stephen King, la perdita dell’innocenza dell’infanzia. La descrizione di quel preciso periodo della vita di molti bambini nell’esatto momento in cui smettono di esserlo per diventare adulti, la scoperta dell’esistenza  del male anche nelle persone che sono intorno a noi.

“Il rito del fuoco” di John Hart edito da Nutrimenti edizioni

Ne abbiamo parlato durante l’incontro di giovedì 12 settembre



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