A piede libero


recensione di  Martina e Benedetta stagiste libooksiane

“A piede libero”, sebbene scritto e illustrato per i più piccoli, merita anche l’attenzione dei più grandi, grazie a il suo messaggio profondo nascosto nella simpatica storia di Piede Sinistro.

Questo strano protagonista, infatti, al contrario di Piede Destro, il suo gemello, desidera muoversi per il mondo, viaggiare, coprire; ma Piede Destro si oppone, preferendo la tranquillità del divano di casa propria.

Questa situazione paradossale persevera finché un giorno il nostro protagonista non sceglie di allontanarsi dal suo inseparabile vicino e seguire il suo cuore in cima al mondo.

Quest’opera di Mirco Zilio e Giacomo Agnello Modica cela in realtà due importanti messaggi: non dovremmo essere intimoriti dall’idea di separarci da una realtà che ci pesa e che ci tarpa le ali. Può essere doloroso compiere dei sacrifici e liberarsi di momenti importanti della vita, specialmente quando non abbiamo mai considerato l’idea di separarci da esse o abbiamo sempre dato per scontato che la situazione sarebbe rimasta identica per sempre.

In secondo luogo, quando il simpatico protagonista incontra un altro Piede Sinistro, i due stringono immediatamente amicizia e si ritrovano a condividere una vita piena di felicità ed emozioni, nonostante i giudizi della gente, che si chiede quanto un’unione tra due piedi Sinistri sia lecita e morale.

Proprio come Piede Sinistro, ci potrebbe capitare di formare un legame irripetibile e unico con un Altro Piede Sinistro, e non dovremmo lasciarlo andare solamente perché tutti gli altri si aspettano che noi ci leghiamo a un Piede Destro. Sarà allora nostro dovere quello di rinsaldare quel rapporto, ignorando qualunque ostacolo vi si opponga, senza temere.

Mirco Zilio e Giacomo Agnello Modica, A piede libero, Uovonero



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